Per la maggior parte delle persone la crisi economica si fa ancora sentire, anzi si fa sentire sempre di più.
Mancano i soldi ma, peggio ancora, manca stabilità ed equilibrio sul piano psicologico.
La mente perde la quiete e la presenza: si cominciano ad insinuare pensieri ed immagini destabilizzanti e, nel contempo, si fanno largo sentimenti ed emozioni densi di timore ed incertezza.
Molti di noi cominciano a percepire malessere ed insofferenza, e le conseguenze di tale condizione potrebbero portare ulteriori problemi facilmente immaginabili e prevedibili.
Quando il mare è in tempesta, il Capitano non si scoraggia ma, anzi, risvegliato e sostenuto da una tremenda forza scatenatasi dalle circostanze infauste, accende tutti i sensi precedentemente sopiti e infiamma il proprio cuore preparandosi a fronteggiare (mosso da una sorta di strano e “nuovo” entusiasmo) la situazione.
Il Capitano sa che tutto va come deve andare… E’ impossibile combattere contro la natura (così come contro ogni altra sorpresa che la vita ci riserva), per cui sarebbe folle e funesto assumere un atteggiamento di opposizione. Così come sarebbe insensata ed inutile la rassegnazione e l’autocommiserazione.
Il Capitano sa che l’unica cosa giusta da fare è fluire con gli eventi, rimanendo vigili e presenti, di modo da poter “avvistare” le opportunità che si possono presentare, portando così in “salvo” la propria “imbarcazione”.
Il Capitano sa che non esiste l’equilibrio assoluto: la vita è un susseguirsi di “squilibri” e di prove (perché la vita è una Scuola: la Scuola Suprema per l’evoluzione delle Anime).
Esiste però la possibilità di gestire lo squilibrio in armonia con gli eventi, senza chiusure o rigidità.
Il Capitano sa che la paura (che ci rende ciechi alle opportunità) non è qualcosa che proviene dall’esterno , ma è qualcosa che proviene soltanto da noi stessi: non si tratta infatti di provare o non provare paura, ma di essere o non essere paura!
La crisi/tempesta potrebbe nascondere un’importante opportunità (è sempre così) di crescita e trasformazione personale. Potrebbe spingerci ad un cambiamento radicale, magari per risvegliarci all’essenza di noi stessi ed al significato profondo di questa esistenza.
Di cosa abbiamo realmente bisogno per realizzare la nostra serenità e per vivere REALMENTE la vita?
Questa potrebbe essere una delle domande da porsi durante la “tempesta”.
Forse, però, per riuscire a scorgere ciò che veramente è importante per se stessi, occorre abbandonare ogni credenza e convinzione rispetto a quello che abbiamo sempre ritenuto necessario per la nostra felicità e per la nostra sicurezza psicologica. Anche perché, magari, tali condizionamenti (perché di questo si tratta!) potrebbero originariamente provenire dall’esterno e non coincidere affatto con la nostra personale “missione di vita”.
Ed ecco che la tempesta/crisi potrebbe addirittura essere un facilitatore della nostra trasformazione ed evoluzione interiore… Quasi una sorta di benedizione (se la si guarda dal giusto punto di vista!).
Ci vogliono occhi nuovi per vedere il nuovo: lasciamo andare tutto il “vecchio” con il quale ci siamo identificati illusoriamente. Allora finalmente la nostra risposta alle circostanze sarà sempre in armonia con il fluire della vita.
Tutto questo un vero Capitano lo sa bene…
Auguro a tutti di essere Capitani della propria esistenza.
P.S. "Priviamoci" dell'inessenziale e continuiamo ad investire sulla nostra CRESCITA ed EVOLUZIONE.